19.03.2025
Il Consiglio degli Stati auspica che i Cantoni migliorino la pianificazione ospedaliera congiunta e ha accolto una mozione che punta a obbligarli per legge a coordinare e ad attribuire congiuntamente i mandati di prestazione all’interno di regioni sanitarie intercantonali. prio.swiss accoglie con favore questo importante passo verso un effettivo coordinamento della pianificazione ospedaliera. Un maggiore coordinamento permette di evitare costosi doppioni, inefficienze e situazioni di eccesso di offerta. Questo, a sua volta, consentirà di operare investimenti più mirati, migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria e attenuare la carenza di personale qualificato.
Il Consiglio degli Stati ha approvato la mozione «25.3017 – Rafforzare la pianificazione ospedaliera attraverso elenchi intercantonali di ospedali» depositata dalla propria Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSSS-S) con 41 voti favorevoli, 2 contrari e 1 astensione. prio.swiss condivide l’orientamento della mozione, secondo cui la pianificazione ospedaliera debba rimanere di competenza cantonale: solo i Cantoni, infatti, conoscono le esigenze regionali, che devono essere prese adeguatamente in considerazione anche nella pianificazione sanitaria sovraregionale. prio.swiss ritiene tuttavia che la pianificazione delle cure stazionarie debba essere coordinata in modo più vincolante.
Un’offerta ospedaliera coordinata migliora la qualità e riduce i costi
Finora i Cantoni si sono limitati a coordinare la pianificazione dei bisogni in varie zone ma non i mandati di prestazioni attribuiti alle strutture ospedaliere, ossia l’offerta effettiva di cure stazionarie.
prio.swiss è però convinta che il coordinamento dell’offerta sia assolutamente necessario: i Cantoni devono coordinare anche i mandati di prestazioni da attribuire agli ospedali e, di rimando, l’offerta effettiva di cure stazionarie all’interno di regioni sanitarie intercantonali. Solo così si può limitare l’attuale eccesso di offerta nel settore stazionario e ridurre significativamente i costi migliorando al contempo la qualità, come sottolinea d’altronde la mozione della CSSS-S. Un maggiore coordinamento consente di identificare e di eliminare costosi doppioni, inefficienze e situazioni di eccesso di prestazioni, operare investimenti più mirati e attenuare la carenza di personale qualificato.
Ne risulterebbe anche un miglioramento della qualità: non essendo più tenuti a offrire tutte le prestazioni, gli ospedali potrebbero concentrarsi su determinate cure, garantendo un numero minimo di trattamenti e quindi una migliore qualità. Secondo la mozione, la Confederazione deve poter intervenire a titolo sussidiario solo se i Cantoni non adempiono i loro obblighi, analogamente a quanto previsto per la medicina altamente specializzata.