Berna, 24 settembre 2025
Dopo il sì del Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha deciso di dare un impulso alla pianificazione ospedaliera sovraregionale. La Camera bassa ha infatti accolto una mozione, trasmessa al Consiglio federale per attuazione, che impone ai Cantoni di coordinare i mandati di prestazione – ossia l’offerta di cure stazionarie – all’interno di regioni di erogazione intercantonali e di attribuirli congiuntamente. Per prio.swiss, si tratta di un passo obbligato per migliorare la qualità delle cure attraverso la concentrazione e la specializzazione e per attenuare la forte carenza di personale qualificato. Un migliore coordinamento permette di ridurre i doppioni, evitare l’eccesso di offerta e gestire le strutture in modo più economico. La pianificazione ospedaliera rimarrà prevedibilmente di competenza cantonale: la Confederazione interverrà solo se i Cantoni non svolgono il proprio ruolo di coordinamento.
Il Consiglio nazionale ha accolto la mozione 25.3017 Rafforzare la pianificazione ospedaliera attraverso elenchi intercantonali di ospedali e l’ha trasmessa al Consiglio federale per attuazione. La mozione incarica il Consiglio federale di adeguare la legge sull’assicurazione malattie (LAMal) affinché i Cantoni, oltre all’attuale obbligo di coordinare le loro pianificazioni ospedaliere a livello intercantonale, debbano anche coordinare i mandati di prestazione agli ospedali – ossia l’offerta di cure stazionarie – all’interno di regioni di erogazione e attribuirli congiuntamente.
«Si tratta di un passo obbligato che aiuta i Cantoni a sfruttare il grande potenziale offerto dalla pianificazione ospedaliera sovraregionale e ad adempiere efficacemente il mandato che la legge conferisce loro, ossia evitare stabilmente un eccesso o una mancanza di offerta sanitaria, garantire la necessaria qualità delle cure e raggiungere l’economicità e quindi la finanziabilità delle strutture ospedaliere».
Saskia Schenker, direttrice di prio.swiss
Più ospedali con la stessa offerta in un’area ristretta
A 13 anni dall’introduzione del nuovo sistema di finanziamento, la pianificazione ospedaliera è ancora spesso dettata da logiche cantonali. Una vera cooperazione intercantonale, con un coordinamento dell’offerta di cure stazionarie (elenchi di ospedali) all’interno di regioni di pianificazione comuni, resta un’eccezione. Viene così a crearsi una situazione in cui più ospedali si fanno concorrenza in un’area ristretta offrendo le stesse prestazioni, mentre i flussi di pazienti non seguono i confini cantonali.
«Il mancato coordinamento porta a una sovraccapacità e a un eccesso di offerta nelle regioni. Questo fa lievitare i costi della sanità, oltre a compromettere la qualità dell’assistenza, visto che sempre più ospedali non raggiungono il numero minimo di casi e sono confrontati a problemi economici».
Marco Romano, vicedirettore prio.swiss
Ridurre l’eccesso di offerta, migliorare la qualità, contenere i costi
Nella motivazione della mozione, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati afferma che se la legge obbliga i Cantoni a coordinare e ad attribuire congiuntamente i mandati di prestazione agli ospedali (cioè l’offerta effettiva di cure stazionarie) all’interno di regioni di erogazione sovracantonali, si potrà limitare l’attuale eccesso di offerta di prestazioni ospedaliere stazionarie e ridurre in misura significativa i costi, migliorando al contempo la qualità. Le considerazioni di politica regionale passano in secondo piano. A essere rilevanti sono i flussi di pazienti e la qualità dell’assistenza, due fattori che permettono di garantire che i singoli ospedali si specializzino e raggiungano un numero minimo di casi.
«Un maggiore coordinamento consente di identificare e di eliminare costosi doppioni e allo stesso tempo di migliorare la qualità delle cure. Non essendo più tenuti a offrire tutte le prestazioni, gli ospedali possono concentrarsi su determinati interventi o trattamenti, raggiungendo il numero minimo di trattamenti richiesto e maturando esperienza e competenza nelle rispettive aree di specializzazione».
Saskia Schenker, direttrice di prio.swiss
prio.swiss condivide l’orientamento della mozione secondo cui la pianificazione ospedaliera e gli elenchi degli ospedali dovrebbero rimanere di competenza cantonale. Solo i Cantoni, infatti, conoscono le esigenze regionali, che devono essere prese adeguatamente in considerazione anche nella pianificazione sanitaria sovraregionale.
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